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Come funziona la dieta chetogenica? È un approccio terapeutico sicuro?

La dieta chetogenica è ormai sulla bocca di tutti, spesso associata alla perdita di peso rapida e a una riduzione dell’appetito. Ma sapevi che prima di diventare un trend, la keto diet è nata come terapia medica? E soprattutto, è davvero sicura per tutti? Scopriamo insieme il lato terapeutico della chetogenica e i suoi potenziali rischi.

Origini terapeutiche della dieta chetogenica

La dieta chetogenica è stata sviluppata negli anni ‘20 come trattamento per l’epilessia farmaco-resistente, in particolare nei bambini. L’idea era semplice: ridurre drasticamente i carboidrati e aumentare i grassi per indurre uno stato metabolico chiamato chetosi, in cui il corpo utilizza i grassi invece degli zuccheri come fonte di energia primaria.

Diversi studi hanno dimostrato che questo regime alimentare riduce significativamente la frequenza delle crisi epilettiche, motivo per cui ancora oggi viene utilizzato in ambito neurologico. Ma non solo: la chetogenica ha attirato l’attenzione anche per il trattamento di altre patologie.

Dieta chetogenica e altre applicazioni mediche

Negli ultimi anni, la ricerca ha esplorato il potenziale della keto diet in altre condizioni, tra cui:

✔ Diabete di tipo 2 → Riduce la glicemia e la resistenza all’insulina.

✔ Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) → Migliora l’equilibrio ormonale e la sensibilità insulinica.

✔ Disturbi neurologici (Alzheimer, Parkinson, SLA) → Il cervello sembra rispondere bene ai corpi chetonici come fonte di energia alternativa.

✔ Terapia oncologica → Alcuni studi suggeriscono che la chetogenica possa rallentare la crescita di certi tipi di tumori affamando le cellule cancerogene, che si nutrono principalmente di glucosio.

Nonostante queste promettenti applicazioni, la keto diet non è una panacea e richiede supervisione medica, specialmente se adottata per motivi terapeutici.

Ma è sicura? Ecco cosa dice la scienza

La chetogenica è considerata sicura per la maggior parte delle persone sane, ma può avere alcuni effetti collaterali, specialmente nelle fasi iniziali.

Effetti collaterali a breve termine (“keto flu”)

Molti sperimentano sintomi simili a quelli dell’influenza nei primi giorni di transizione alla keto diet:

🔹 Stanchezza e debolezza

🔹 Mal di testa

🔹 Nausea

🔹 Irritabilità

🔹 Difficoltà di concentrazione

Questi sintomi, noti come “keto flu”, derivano dalla perdita rapida di acqua e sali minerali. Per evitarli, è fondamentale idratare bene il corpo e aumentare l’apporto di elettroliti (sodio, potassio, magnesio).

Rischi a lungo termine

A lungo termine, la dieta chetogenica potrebbe portare a:

⚠ Carenze nutrizionali → Eliminare molti gruppi alimentari può ridurre l’apporto di vitamine e minerali essenziali.

⚠ Problemi intestinali → La scarsa assunzione di fibre può causare stipsi e alterazioni del microbiota intestinale.

⚠ Alterazioni lipidiche → Sebbene molti migliorino i loro valori di colesterolo, alcune persone possono sperimentare un aumento dell’LDL (“colesterolo cattivo”).

⚠ Sovraccarico renale → Un eccesso di proteine (sebbene la chetogenica sia una dieta ad alto contenuto di grassi e non di proteine) può stressare i reni in individui predisposti.

Per questo motivo, la keto diet andrebbe personalizzata e seguita sotto la guida di un nutrizionista o medico specializzato.

Chi dovrebbe evitarla?

Nonostante i suoi benefici, la chetogenica non è adatta a tutti. In particolare, dovrebbe essere evitata o attentamente valutata nei seguenti casi:

❌ Donne in gravidanza o allattamento → Il fabbisogno nutrizionale è elevato e una dieta troppo restrittiva potrebbe essere rischiosa.

❌ Persone con problemi renali o epatici → Il metabolismo dei grassi e delle proteine potrebbe affaticare questi organi.

❌ Persone con disturbi alimentari → Le restrizioni possono peggiorare il rapporto con il cibo.

❌ Atleti ad alte prestazioni → In alcuni sport anaerobici, la mancanza di glicogeno può ridurre le prestazioni.

Conclusione: la chetogenica è un’arma a doppio taglio

La dieta chetogenica ha un potenziale terapeutico straordinario, ma non è priva di rischi. È fondamentale approcciarla con consapevolezza e sotto supervisione professionale per evitare effetti indesiderati e garantire un equilibrio nutrizionale adeguato.

Se stai pensando di provare la chetogenica per migliorare la tua salute o gestire una patologia, il consiglio è sempre affidarsi a un nutrizionista esperto.

🔎 Ti interessa approfondire altre diete a basso contenuto di carboidrati? Nel prossimo articolo parleremo dello stile alimentare low carb e della sua sostenibilità nel tempo!