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🚗 Sei in auto o vai di fretta? Da oggi puoi ascoltare questo articolo!

Fame emotiva: come combatterla

🌿 Introduzione

È sera. Torni a casa dopo una giornata pesante. Non sei davvero affamata, ma apri lo sportello della cucina e cerchi qualcosa. Un biscotto, un pezzetto di cioccolato, magari un pacchetto di cracker. Mangi in piedi, senza pensarci troppo. E dopo… ti chiedi: “Perché l’ho fatto? Avevo davvero fame?”

Se questa scena ti è familiare, sappi che non sei sola.

Quello che hai vissuto è un esempio perfetto di fame emotiva: un bisogno che nasce nella mente, non nello stomaco. In questo articolo ti accompagno in un viaggio tra emozioni, biologia e consapevolezza. Perché comprendere la fame emotiva è il primo passo per trasformare il tuo rapporto con il cibo in un atto di cura e non di compensazione.

💭 Cos’è la fame emotiva e perché ci riguarda tutti

Mangiare è un gesto antico, carico di significato. Non è solo nutrizione: è gesto d’amore, di ricompensa, di appartenenza.

La fame emotiva nasce quando utilizziamo il cibo per gestire le emozioni invece che per nutrire il corpo.
È quel bisogno improvviso che ti spinge a cercare zuccheri o carboidrati in momenti di stress, noia o solitudine. E non importa se hai appena finito di cenare: non è lo stomaco a parlare, ma qualcos’altro, più profondo.

“Mangio per calmarmi”, “Per distrarmi”, “Perché sono stanca, triste o nervosa”: queste sono alcune delle frasi che ascolto ogni giorno nel mio studio a Rovereto.

🧠 Mente, corpo e intestino: la connessione è reale

La fame emotiva non è una debolezza. È una risposta biologica, complessa, che coinvolge:

  • Il sistema nervoso autonomo, che regola lo stress
  • Il sistema ormonale, con protagonisti come il cortisolo (ormone dello stress), l’insulina e la grelina (ormoni della fame)
  • L’intestino, il nostro secondo cervello, ricco di neuroni e in costante dialogo con le emozioni

Quando vivi una tensione emotiva, il tuo corpo cerca stabilità. E spesso, la trova nel cibo. Ma è una soluzione temporanea, che non risolve il problema di fondo.

🧭 Come riconoscere la fame emotiva (e distinguerla da quella fisica)

Imparare a distinguere tra fame emotiva e fame reale è fondamentale.
Ecco alcune differenze chiave:

Fame Fisica Fame Emotiva
Arriva gradualmente È improvvisa e urgente
Accetti vari cibi Hai voglia di “quel” cibo
Si ferma con la sazietà Continua anche da sazio
Non porta senso di colpa Dopo… spesso ti senti in colpa

Uno strumento utile? Il diario alimentare-emotivo.
Scrivi quando, cosa e soprattutto come ti sentivi prima e dopo aver mangiato. Questo ti aiuta a scoprire i tuoi automatismi e ad ascoltarti con più attenzione.

🧘🏻‍♀️ Mindful Eating: il cibo come atto di presenza

Hai mai mangiato un cioccolatino con attenzione, sentendo il profumo, la consistenza, il suono del primo morso?

La mindful eating (alimentazione consapevole) non è una moda: è una pratica potente. Ti aiuta a:

  • rallentare
  • ascoltare il corpo
  • distinguere il bisogno reale da quello emotivo
  • creare un rapporto più sano con il cibo

Puoi iniziare con piccole abitudini:

  1. Siediti a tavola, anche per uno spuntino
  2. Respira profondamente prima di iniziare
  3. Mastica lentamente, assapora
  4. Fermati a metà pasto e chiediti: di cosa ho davvero bisogno ora?

🌿 Nutrizione psicosomatica: un approccio integrato

Nel mio lavoro quotidiano non propongo solo piani alimentari.
Ogni persona è un mondo. E ogni fame racconta una storia.

Per questo integro nella mia pratica:

  • educazione alimentare con attenzione agli ormoni e alla risposta glicemica
  • consapevolezza corporea, attraverso esercizi di respirazione e ascolto
  • gestione dello stress con tecniche dolci e personalizzate

Il percorso che propongo non è una dieta. È un ritorno a te stessa, al tuo corpo, alle tue emozioni.

🧪 Un piccolo esperimento da provare oggi

La prossima volta che senti il bisogno di aprire il frigo senza una fame reale, prova questo mini-esercizio:

  1. Metti una mano sul petto e una sull’addome
  2. Chiudi gli occhi e respira per 1 minuto
  3. Chiediti: Qual è l’emozione che sto sentendo adesso?
  4. Scrivila, oppure parlane con qualcuno di fidato

Spesso ciò che cerchiamo nel cibo è conforto. Ma puoi darti conforto anche in altri modi.

💬 Conclusione: il primo passo è l’ascolto

La fame emotiva è una strategia che il tuo corpo e la tua mente hanno sviluppato per proteggerti.
Ma oggi, puoi imparare a rispondere a quei segnali in modo più funzionale, più rispettoso.

🎯 Se senti che mangiare è diventato un automatismo legato allo stress o all’emotività, il momento di cambiare è adesso.
📍 Ti aspetto nel mio studio a Rovereto per iniziare insieme un percorso profondo, fatto di ascolto, scienza e consapevolezza.